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Giovedì 24 Settembre 2020
Inaugurato il Teatro Apollo poi Eliseo

Il 24 settembre 1910 una folla elegantissima inaugura il nuovo Teatro Apollo, finalmente costruito in muratura. Il programma artistico rispecchia le mode del tempo: operetta e spettacoli di varietà alternati a opere liriche. Due anni dopo, il Ridotto viene staccato e gestito separatamente come locale  notturno: un vero café chantant che prende il nome di Sala Apollo. Il resto del Teatro, mutilato, diventa Teatro Cines, luogo di spettacoli cinematografici e di qualche operetta. La nuova e definitiva insegna arriva nel maggio 1918: Teatro Eliseo, così ribattezzato da Prosperi, vincitore del concorso indetto per il cambio del nome. In quell'occasione si rinnova anche la gestione affidata a Mentore Clerici, già titolare del Cines.  Nel 1935 ecco la Grande Compagnia Spettacoli Eliseo: Anna Magnani ne è la star. L'Eliseo che oggi conosciamo viene inaugurato il 5 gennaio 1938, dopo sei mesi di radicale ricostruzione. Direttore del nuovo Eliseo è Vincenzo Torraca, che ne regge le sorti per quasi quarant'anni. Dalla nuova insegna ai primi anni Quaranta, sul palcoscenico dell'Eliseo passa il miglior teatro italiano: Ettore Petrolini, Totò, Macario, Anna Magnani, con i loro spettacoli di varietà, insieme ai più celebri attori di prosa: da Emma Gramatica a Maria Melato, da Angelo Musco a Paola Borboni. La Compagnia del Teatro Eliseo è formata da Andreina Pagnani, Gino Cervi, Rina Morelli, Paolo Stoppa, Carlo Ninchi, Aroldo Tieri e dall'organizzatore teatrale Luigi Gatti. Di casa anche la Compagnia di Memo Benassi e quella di Ermete Zacconi, la Tofano-Maltagliati con le sue commedie sentimentali e Antonio Gandusio col suo repertorio comico; Renzo Ricci ed Eva Magni alternano Shakespeare a autori moderni. I fratelli De Filippo sono presenti quasi tutte le stagioni per più di tre mesi con i grandi successi di Eduardo come Natale in casa Cupiello, che fu rappresentato all'Eliseo nel 1936 con Titina, Eduardo e Peppino. Anche dopo lo scioglimento della Compagnia de “I De Filippo”, Eduardo sceglierà l'Eliseo come suo unico teatro a Roma. Il 30 gennaio 1945 sul palcoscenico dell'Eliseo si rappresenta “I parenti terribili” di Jean Cocteau con un regista quasi esordiente che avrebbe cambiato il teatro italiano: Luchino Visconti. Di lì a poco nasce la “Compagnia italiana di prosa” diretta da Luchino Visconti; l'organico fisso è formato da Rina Morelli, Paolo Stoppa, Giorgio De Lullo e Tatiana Pavlova ai quali si aggiungono di volta in volta Ruggero Ruggeri, Arnoldo Foà, Franco Zeffirelli, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman e non solo. La Compagnia porta in scena spettacoli memorabili come “ Un tram che si chiama desiderio”, “Morte di un commesso viaggiatore. Negli anni Cinquanta e Sessanta l'Eliseo diventa la casa di artisti come Anna Proclemer e Giorgio Albertazzi, di compagnie come quella dei Quattro di Franco Enriquez, quella del Piccolo di Milano diretto da Strehler, dei Giovani, che porta le prime novità di Giuseppe Patroni Griffi: “Metti una sera a cena”, “D'amore si muore” e “Anima Nera”. Nell'ottobre 1977 comincia una nuova epoca: Vincenzo Torraca passa il testimone a Giuseppe Battista, che gestirà il Teatro per vent'anni. Il nuovo corso è inaugurato con l'Enrico IV con Valli e De Lullo, che sono, con Giuseppe Patroni Griffi, i direttori artistici delle due sale: Eliseo e Piccolo Eliseo, come viene ribattezzato il Ridotto completamente ricostruito.

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